Una nuova sfida per Giorgio Locatelli, amatissimo giudice di MasterChef: la nuova avventura televisiva per il primo chef italiano ad aver ottenuto una stella Michelin all’estero si chiama Home Restaurant, in onda dal lunedì al venerdì alle 19.15 su TV8. In questo nuovo cooking show itinerante, prodotto da Banijay. Italia, appassionati di cucina e chef amatoriali si mettono in gioco per dimostrare di essere i numeri uno della cucina casalinga in una determinata categoria.
Giorgio Locatelli racconta Home Restaurant
In ogni episodio due chef amatoriali e i loro rispettivi sous chef apriranno le porte della propria casa per dimostrare a Locatelli di essere dei veri Home Chef. Lo chef non si presenterà a cena da solo, ma in compagnia degli avversari in gara e di un ospite vip.
Tutto. dall’atmosfera ai piccoli dettagli dovrà essere perfetto al punto di far sentire gli ospiti come fossero in un vero ristorante. , Giorgio, avere uno chef stellato in casa che ti giudica non deve essere una passeggiata per ì concorrenti in gara. Qualcuno ti ha detto:
«Ti prego, abbi pietà di noi››? «ln effetti quando mi presento a casa delle persone c’è sempre il panico (ride, ndr). lo per tranquillizzarli dico sempre di stare sereni, che in fondo devono, solo cucinare…››.
Solo? Davanti a uno chef come te, insomma, non è mica come dire…
“Ma no dai, non esageriamo, non è un operazione a cuore aperto. Le persone che partecipano a questo pro- gramma si divertono tantissimo, 21 volte ci piacerebbe vedere quelli che hanno perso un po’ demoralizzati, invece sono contentissimi lo stesso, perché dicono che esperienza sia stata fantastica. C”è molto fair play, difficile”
però in effetti vedere in casa reazioni aggressive da parte dei protagonisti»
. ln effetti non c’è la tensione della gara di MasterChef in cui c”è in ballo una possibile carriera o addirittura un cambio radicale di vita…
«Però, qui metti un po` tutto quello che sei in mostra. Essendo poi a casa tua diventa tutto estremamente più personale».
Come sei, invece, al comando della tua brigata?
«Sono severissimo. il 60-70 per cento di questi ragazzi è sotto i 25 anni con loro non puoi scherzare. Devono solo avere paura (ride. ndr)››.
Giorgio Locatelli racconta la cucina italiana
Che Italia e che italiani hai scoperto in questo tuo viaggio itinerante nelle cucine casa italiani sono straordinari. simpatici, ospitali. Arriviamo a casa loro in una banda di almeno 30 persone… lo non lascerei entrare in casa mia una banda di pazzi come noi nemmeno se mi dessero 10mila euro (ride, ndr)››.
È la prima volta 1 che uno chef viene a cena. Non capita da non professionisti
«In effetti c’è’ una cosa che abbiamo in comune chef e che ho scoperto ultimamente: nessuno ci invita a mangiare a casa sua la gente ha paura. «Negli ultimi anni è diventata una cu ha un International appeal , ha avuto una vera esplosione nel mondo le basi della cucina
Cos°ha di bello la cucina casalinga?
«Che è presente l`essenza delle persone».
Sono tanti gli amici che sono venuti con te a cena. Ce ne racconti qualcuno?
«Con Costantino della Gherardesca è una gioia lavorare, aveva la stessa acidità e la stessa freddezza di un Lord inglese. Con Ciro Ferrara. non si poteva assolutamente girare per Napoli. la gente ci fermava di continuo. Gianmarco Tognazzi è una enciclopedia del mangiare. Mi è piaciuto tantissimo lavorare con Serena Grandi, che è veramente un”esperta di cucina. Lei ha avuto anche un ristorante in cui ha investito e affossato alcuni milioni…››.
Quanto ti sei divertito?
«Mi sono divertito tantissimo. Cambiando ogni due giorni l`ospite è stato come fare un programma diverso ogni volta. E contando che cambiano anche i concorrenti e le case. è davvero impossibile annoiarsi. Essere poi on the road sempre… combiniamo dei gran casini! Non sapete le difficoltà a spostarsi con tutta la “ciurma”››.
Quali sono i profumi e i sapori della cucina di casa che ti suscitano particolari ricordi?
«Il profumo di minestrone. di risotto. Mi riportano alla mente quando ero un ragazzino e tomavo da scuola. arrivavo a casa e subito dal profumo sapevo quello che avrei trovato in tavola: sono ricordi incredibili! Un giorno ci hanno proposto una selezione di fritti: le giacche di tutti sono dovute andare in lavanderia. Persino mia moglie da Londra. al telefono. mi ha detto:
“Ma puzzi di fritto” (ride. ndr)››.
State già pensando a una seconda stagione di Home Restaurant?
«Una eventuale seconda stagione non la accetterò se non ci sarà la Sicilia (ride. ndr). Questa volta siamo arrivati fino a Napoli».
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