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Emanuela Folliero e i segreti della cucina con lo chef Francesco Sposito.

La forma fisica sempre impeccabile e la figura sottile non devono trarre in inganno: Emanuela Folliero (54 anni) è in realtà una buongustaia e un’ottima cuoca, che ha affinato quasi da autodidatta le sue competenze fra i fornelli e che identifica la cucina come un caldo luogo d’incontro, affetto e condivisione. La frizzante showgirl può vantare una certa competenza in ambito gastronomico anche grazie alla sua esperienza televisiva come conduttrice di Sai cosa mangi?, format di Rete 4 oggi radicalmente rinnovato, che la vede affiancata dallo chef stellato Francesco Sposito.

«Non ho imparato da mia mamma»

Chi ti ha trasmesso la passione per la cucina Emanuela Folliero ?

«Contrariamente a quanto spesso accade non l’ho ereditata da mia madre. E stato mio fratello Maurizio a contagiarmi. Cucinare mi piace perché rappresenta un momento in cui si rimane con se stessi e si ha modo di pensare: le mani sono occupate, ma la mente corre… e spesso mi è capitato di trovare intuizioni giuste e risposte».

Quali sono le tue specialità Emanuela Folliero ?

«Sono la regina del tira-misù: è davvero il mio asso nella manica. Mi riescono molto bene anche le melanzane alla parmigiana, che preparo friggendo in olio di semi melanzane di una particolare varietà, poco
amara, anche se poi le faccio “sudare” come si conviene. La mia terza specialità è la torta di mele: la preparo con farina, uova, lievito e yogurt, che rende l’impasto molto morbido».

Chi altro si difende ai fornelli nella tua famiglia?

«Senza dubbio la madre di mio marito Pino. Le sue polpette sono fantastiche. Il bello è che, prima di darmele. mi chiede se mi offendo. Certo che no! Sono squisite: del resto lei è stata cuoca per professione».

Un piatto esotico che ti ha conquistata?

«Quando sono all’estero mi piace sperimentare. Recentemente sono stata in Vietnam e mi sono innamorata dei noodles (un tipo di pasta che ricorda i nostri spaghetti o tagliolini). Li ho apprezzati per la loro delicatezza, al punto che, proprio come è tradizione locale, li mangiavo anche a colazione sotto gli occhi increduli di mio figlio e di mio marito».

Che cosa davvero non ti piace?

«Senza dubbio peperone, cipolla e aglio, perché non li digerisco. Infatti mi sono trovata un po’ in difficoltà in Spagna, dove cipolla e aglio sono molto utilizzati».

Come fai a conciliare la tua passione per la cucina con la tua linea perfetta? Fai sport?

«No, perché sono molto pigra e tutte le volte che mi iscrivo in palestra poi non ci vado. Mi so regolare e gestire. Ho condotto vari programmi su alimentazione e benessere e anche per questo ho imparato a conoscere le proprietà dei cibi e a mettere in pratica piccoli accorgimenti che mi
consentono di restare in forma. Se “sgarro” o mi vedo gonfia so come rimettermi in riga in un paio di settimane. Ho anche la fortuna di non amare i dolci, e questo di certo aiuta».



Articolo Tratto da VERO
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